sabato 22 gennaio 2011

Gli uomini di buona volontà

Son due le cose: o ci credi o no.
Io ci credo. Io mi sbatto.
E ai colloqui ci vado.
Esco di casa, faccio dieci minuti a piedi. Prendo il treno, cambio, corridoi, metropolitana, centomila fermate, due o tre volte ho anche paura che mi ciulino il portafoglio, leggo, sto attento, scendo.
Sono dall'altra parte della città.
Cerco la strada, chiedo informazioni, trovo la via, contollo il numero civico.
Ovviamente sono dall'altro lato.
Attraverso, cammino, corro, sono in anticipo.
Bene, buongiorno, sì, Gloria?, sì la chiamo.
Intanto compili il questionario.
COmpilo, faccio, sto attento, le date.
Tocca a me, sono agitato che nemmeno dal medico per sapere il test dell'AIDS.
Perchè, hai rapporti occasionali? Sì, ma non sessuali.
E allora di cosa ti preoccupi?
Sai mai che... E poi: che cosa mi convocavano a fare, se non c'era niente di cui...?
Va be'.
Comunque, il colloquio va bene. Sono sciolto, tranquillo.
Se non prendono me, non prendono nessuno.
Faccio quello che vuoi, magazzino, faccio le scatole, bolle, pacchi, tutto.
Faccio anche il caffè e, se mi impegno, faccio anche le uova.
Fresche, freschissime, stai scherzando?
Cosa hai studiato, università, laurea, Master, tutto... bene...gli ultimi lavori, cosa ti piace, sai l'inglese? Certo! Bene bene... il lavoro è da magazziniere, lo sai, sì? Certo...
Il Master, ok perfetto... Bene...
Ancora una cosa: Un milione, novecentrosettantaduemila, quattrocento venticinque, virgola 17 fratto la radice quadrata di millesettecento quarantadue, virgola 3?
Sì, so anche questo, bene...
Lei annuisce, io sorrido. Dopo mezz'ora e tutto sto sudore, sorrido, sì... Dai, cazzo, se non mi prendono a me... Se non era rigore questo!
Lei si alza, annuisce, sorride... sembriamo due scemi, sorridiamo... nemmeno se facciamo lo spot ai dentifrici.
Ah, la società dell'apparenza!
Dimenticavo, mi fa. Il posto lo abbiamo dato via ieri. Volevamo conoscerti e ti abbiamo fatto venire fin qui... ma tranquillo, appena troviamo un posto, è tuo! Hai preferenze?

Sì, vorrei fare il garzone in un panificio. Oppure consegnare l'Ore Sette del Corriere.
Lei scuote la testa.
Io vado, affranto.

"Ah, scusa: posso chiederti una cosa?"
"Certo!", rispondo.
"Un cappuccino, grazie"


PS: Ora. Faccio i sogni e il mio cervello mi fa incontrare uno che mi fa:
"ok, tu non trovi lavoro. Il problema è legato alla crisi, e la crisi è legato all'imbarazzo in cui si trovano le compagnie petrolifere. La colpa è di Amadeus che non vuole vendere le sue quote dell'Agip all'IP. Ha quattro azioni soltanto, ma pare ci tenga molto.
Appena lui si convince a cederle, stai tranquillo, la cosa del tuo lavoro si risolve. Basta averci la voglia e la buona volontà."
E mi sento rassicurato.
Amadeus maledetto.
Amen.

2 commenti:

try2knit ha detto...

Non ti resta che gambizzare quello prima di te e prendere il suo posto.

Evviva l'italia!!

chiara ha detto...

oppure gambizzare Amadeus e risolvere tutti i guai