lunedì 7 febbraio 2011

Il blocco del traffico del cervello.

Visto che ieri era una giornata in cui non si poteva girare in macchina, ho comprato il giornale e non l'ho letto.
Io leggo il giornale solo stando in macchina con il motore acceso. Mai si dica che non contribuisco a fare il milanese.
Io, quando voglio fare il milanese, prendo l'auto e, siccome non so dove andare, a motore acceso nel parcheggio mi leggo il giornale.
Sì, sono un perdigiorno patentato.
E lo dimostro stando in macchina.
Certo, c'è anche chi potrebbe dire che uno ha la macchina, ma non ha la patente.
C'è anche gente che ha le orecchie ma è sorda; io mica vado a dirgli qualcosa.
Soprattutto non gli stacco le orecchie.
C' è gente che ha l'autoradio ma non la macchina. Magari la mette nel box, incastrata in una scatola di legno coi fili e a lui sta bene così.
Chi sono io per dirgli che non deve farlo?
Comunque.
Oggi che si può andare in macchina, mentre ero nel solito parcheggio a buttare nell'aria i miei due euro di benzina, ho scoperto che a Milano c'è un sacco di gente che aspetta le domeniche senza traffico per fare delle cose.
In ordine (sparso o comunque non scelto da me):
Morello Sarcina Sgarbi Sinigaglia; Baresi Gardini Montanari Bocola.
A parte il fatto che non so chi cazzo siano, solo Baresi lo conosco, ma adesso non è che mi frega poi tanto.
Questi qui, ieri, sono tutti andati in giro a vedere la città e rilassarsi.
Non capisco. Io mi rilasso sul divano, mica andando in giro a scarpinare come un ciula.
Certo, magari poi la sera se mi metto a scarpinare, mi guardo le gambe, toniche, leggermente pelose, dure, ancora belle nonostante l'età (parlo di Baresi), e sono felice.
Io non ho niente da fare.
E allora, se voglio rilassarmi vado a piedi fino a Lambrate e torno (20 km) quindi mi metto a camminare sulle ginocchia per stare a casa.
Il mio portinaio cosparge le scale di sassi e sale di Maratea solo per me e lo ringrazio.

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