mercoledì 9 marzo 2011

Insistenze

Io non trovo lavoro e, visto che ho del tempo, ho deciso di farmi degli hobby.
Il mio hobby di questi giorni è fare il malato.
Ogni mattina mi alzo, faccio un rutto, bevo, vomito la forchetta intera che ho mangiato la sera prima e vado in ospedale.
Non dico mai che cosa ho fatto, ascolto i medici che si arrabattano sulle diagnosi.
Secondo la maggior parte dei medici, è strano vomitare forchette intere.
Altri, invece, dicono che è strano che un cretino come me ingoi le forchette.
Io, per non deludere nessuno, dico sempre di sì. Finora mi sono preso dodici colpi apoplettici, un infarto, due colpi d'aria e uno di tosse, una dozzina di spaventi d'asporto e una milza.
E' comunque un bel da fare. Io comunque insisto a vedere se riesco a trovare qualcosa. Sorrido bene.
La milza non c'entrava niente, ma già che ero lì, l'ho presa. Sembrava ancora bella, nessuno guardava. Sai mai che non riesca a barattarla al bar con una birra. Perché noi giovani, alla fine, siamo tutti sorrisi e fegati.
Il venerdì, ho una milza che avanza, e visto che il barista del mio bar è sudamericano, so che lui contrabbanda in organi.
Sia da Chiesa che d'interno. Gli ho già venduto due metri d'intestino tenue ancora buono per i diverticoli o per restaurare un organo dell'800, un'ipoteca sui reni e sulla pelle e, visto che sono motociclista, ho appaltato alla sua compagna, un set di denti in buono stato qualora mi succedesse qualcosa.
Un cliente fisso, vecchio, mi fa: mi daresti mica a me un femore, chè ho visto che tu hai la testa dei femori ancora sane e io no?
L'ho guardato e gli ho detto: lo farei con piacere, ne ho due apposta e la mia educazione cattolica mi induce al dono; se non fosse che uno dei lavori che devo fare è testare le garze arrotolate sulle teste dei femori e lasciate lì dopo le operazioni.
Sono cose serie, gli ho detto. Metti che poi operano un calciatore e gli lasciano la garza, una carriera buttata in malora!
Infatti. Una pacca sulla spalla, abbiamo bevuto un bicchiere. Io intanto, è un po' che zoppico. Ma lo stipendio è buono e non mi posso lamentare.
Ne parlavo l'altra sera al bar con Amadeus. Lui traffica in organi di bambini da vendere ai ristoranti cinesi: loro pagano bene, la fatica è moderata, riesce a incastrarlo bene con i lavori che fa in tv, e gli ospiti del ristorante cinese sono contenti perchè credono di mangiare cibi illegali come la tartaruga o intestino di rana.
Se sapessero che invece di cervello di scimmia c'è quello di un bambino andrebbero su tutte le furie. Del resto, pure io: pago per quello che prendo, se mi dai altro non è giusto che paghi per quello che ho ordinato.
L'unico che ragiona male, in questo senso, è La Russa: pensa infatti che la voce roca sia sexy e si lamenta per il gusto di gridare. Non è che non è sexy, solo che lui va nelle trasmissioni con conduttori uomini e non può esercitare il suo sex appeal.
Andasse dalla Bignardi, ma non ci va. Quindi, visto che anche i cinesi sono maschi, mangia e zitto. Anche perché non si parla con la bocca piena.
L'unica che lo adora è la Setta, Monica, ma i figli dicono che La Russa ha l'alito macchiato e non lo vogliono. L'alito macchiato è un problema. Ce l'ho anche io.
Io, se potessi, direi a La Russa di provare a entrare in un coro gospel. Lì le donne ci sono, e quelle che non sono donne, compensa con la voce. Magari si innamora pure lui e tutto è bene quel che finisce bene.
Io, nei cori gospel, ci sono stato dal 97 al 2001. Poi ho digerito il pranzo di Natale e mi hanno allontanato. Dicevano che chi si macchia la vestaglia, deve cucinare le ostie del prete.
Non me la son sentita.
Adesso canto sui treni delle Ferrovie Nord. Io sorrido meno, loro pagano poco, ma comunque regalo la serenità ai pendolari.
Mi è sembrato un buon compromesso e per ora viaggio gratis.

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